top of page

La Grande Truffa

 

L'attuale Sistema Monetario Internazionale fondato sulla moneta a debito è un enorme schema di tipo Ponzi (1) le cui radici s'innestano profondamente in seno ad una mostruosità giuridica che nel corso dei secoli si è consolidata e diffusa al punto tale da essere presente in ogni ordinamento dei paesi occidentali. Come tutti i modelli finanziari truffaldini, chi guadagna da questa attività sono coloro che rappresentano gli anelli, di una lunga catena, più vicini alla fonte di origine del denaro; nello specifico, il sistema bancario nel suo complesso. Per contro, le vittime inconsapevoli risultano essere tutti gli altri anelli intrecciati tra di loro in rapporti giuridico-commerciali con le banche: i clienti dei banchieri, siano essi depositanti o mutuatari.

 

Uno schema di tipo Ponzi permette a chi si colloca al vertice della piramide di ottenere elevati ritorni economici a danno dei restanti partecipanti e richiede la continua immissione di liquidità all'interno del circuito. Così, l'attuale sistema bancario necessita di costanti depositi attraverso i quali generare denaro ex nihilo (2) da impiegare nell'attività di intermediazione del credito, unitamente alla presenza di un prestatore di ultima istanza, la banca centrale, per far fronte all'intrinseca insolvibilità del sistema, poiché tale moneta bancaria non è, in larga misura, rappresentativa di risparmio reale. La truffa viene scoperta nel momento in cui un numero critico di clienti reclamano il prelievo dei propri fondi e si accorgono che il truffatore non è in grado di far fronte ai propri impegni.

Nel caso degli istituti finanziari, ciò accade quando si abbatte una crisi economica in grado di minarne il patrimonio; a tal punto necessitano di nuova liquidità creata dal nulla da parte della banca centrale per rimanere solvibili. Tali crisi sono di natura endogena, cioè generate dal sistema stesso, e producono importanti effetti sugli equilibri economico-finanziari di tutti gli attori di mercato, famiglie ed imprese compresi. Poiché la causa prima dell'insostenibilità finanziaria risiede in una violazione a norma di legge di un sacrosanto principio del diritto, già conosciuto in epoca greca e romana, in riferimento al contratto di deposito bancario e che ha importanti ripercussioni economico-sociali, è fondamentale iniziare questo percorso di apprendimento partendo proprio da alcune nozioni giuridiche di base.

Lasciamo ora la parola ad un prestigioso economista, colui che è stato in grado, più di ogni altro, di interpretare correttamente la questione monetaria studiando in modo approfondito la natura giuridica del contratto di comodato, di deposito e di prestito fino ad arrivare a comprendere come nello specifico del contratto di deposito irregolare di moneta si venga a creare una mostruosità giuridica ideata ad arte dal potere politico, in simbiosi con quello finanziario, al fine di privare le masse della proprietà del denaro, che è ceduta ai banchieri per poter svolgere comodamente i propri interessi e fini che, come vedremo più avanti, sono possibili da raggiungere solo attraverso un duplice inganno: l'espropriazione del denaro e la contraffazione, a norma di legge, del denaro stesso.

Huerta de Soto (tondo).png

A cura del prof. Jesus Huerta de Soto

(1997)

Dopo questa prima infarinatura su questioni basilari di diritto privato, è giunto il momento di entrare nello specifico dell'attività bancaria, e dei contratti bancari, in modo tale da comprendere la vera origine della Grande Truffa. La maggior parte delle persone, troppe persone, non hanno consapevolezza circa il funzionamento dell'intermediazione del credito, che viene tenuto abilmente nascosto alle masse. Siamo stati addestrati ad avere una fiducia cieca nelle istituzioni pubbliche e in quelle finanziarie nel momento in cui ci è sempre stato detto che esse operano esclusivamente nell'interesse della collettività. E la maggior parte di noi ingenuamente ci ha creduto e continua ancora a credere a questa ennesima menzogna portata avanti dalla classe dominante.

L'attività bancaria

 

Il D.lgs n. 385/1993 (Testo unico della legge bancaria, cd. Tub) definisce "attività bancaria"  l'attività, esercitata nella forma d'impresa, di raccolta di risparmio tra il pubblico e di esercizio del credito. Tale attività, come è noto, è riservata alle banche. Essa si svolge formalizzandosi in una vasta gamma di contratti cui corrispondono le operazioni che materialmente hanno luogo e che sono denominate "servizi bancari". Il fulcro dell'attività svolta dalla banche è costituito dalle operazioni d'intermediazione creditizia, che si compongono delle due diverse fasi di raccolta e impiego di fondi. La raccolta del risparmio consiste nell'acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di deposito sia sotto altra forma, ed è vietata, ai sensi dell'art. 11 del Tub, a soggetti diversi dalle banche.

Huerta de Soto (tondo).png

A cura del prof. Jesus Huerta de Soto

(1997)

Note

(1) Uno schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino che prende il nome dal suo ideatore Charles Ponzi (1882-1949), un immigrato italiano negli Stati Uniti che divenne famoso per aver applicato una simile truffa su larga scala nei confronti delle comunità di immigrati, prima, e poi in tutta la nazione. Ponzi non fu il primo a usare questa tecnica, ma ebbe tanto successo da legarvi il suo nome. Con la sua truffa coinvolse infatti 40.000 persone e, partendo dalla modica cifra di due dollari, arrivò a raccoglierne oltre 15 milioni. Lo schema di Ponzi si è sviluppato nel tempo in varianti più o meno complesse, pur mantenendo la stessa base teorica: a) al potenziale cliente viene promesso un rendimento elevato o un determinato beneficio a fronte della cessione di denaro, b) dopo poco tempo viene restituito parte del denaro ceduto, prelevato dai fondi dei nuovi partecipanti, facendo credere che il sistema funzioni veramente, c) altri clienti entrano nelle rete che si espande gradualmente, d) lo schema si interrompe nel momento in cui i clienti avanzano richieste di rimborso in misura superiore alle nuove entrate di liquidità nel sistema fraudolento.

(2) "Ex nihilo" è una locuzione latina che significa "dal nulla". Il termine si riferisce a Dio che in principio, cioè all'inizio del tempo quando non vi era niente eccetto Dio, creò la materia primordiale dal nulla per mezzo del "verbo", ossia per sua volontà manifesta. La meccanica classica insegna, tramite la legge delle conservazione della massa, che "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" (Antoine-Laurent de Lavoisier). Ciò significa che Dio si eleva ad ente onnipotente (che tutto può), onnisciente (che tutto conosce) e onnipresente (che sempre è, infinito) dalla cui volontà originano e dipendono la creazione e le creature. L'uomo, in quanto creatura, ente finito e limitato, si colloca in uno stato di subordinazione rispetto a Dio. L'atto di creazione del denaro "ex nihilo" rappresenta il grottesco tentativo da parte dell'uomo, individuabile già ai tempi del peccato originale, e dei banchieri in particolare, di emulare l'onniscienza e l'onnipotenza di Dio, in contrasto con le leggi naturali di origine divina. Ogni violazione di una legge naturale - e nello specifico anche di un principio del diritto - rappresenta non solo un peccato ma determina inevitabilmente conseguenze negative nell'equilibrio naturale delle cose (sanzione).

bottom of page